Cambiare le abitudini improduttive

Cambiare le abitudini improduttive: ci vuole consapevolezza

Ho imparato a sfidare le mie abitudini. E dopo aver capito come fare, ci ho preso gusto.


Nelle nostre giornate eseguiamo quotidianamente tanti gesti automatici, routinari: spesso sono step sequenziali, funzionali a portare avanti la giornata come ad esempio le azioni per prepararsi alla mattina prima di uscire di casa.

Azioni utili e finalizzate a uno scopo, le quali ci permettono di completare compiti necessari.


Guardando a tutte le abitudini di cui ci serviamo nelle nostre giornate possiamo distinguere una serie di pratiche non così utili, spesso addirittura time e mind consuming. Azioni sedimentate silenziosamente nel modo di fare di ognuno di noi, arrivate quasi ad essere non del tutto in controllo. 

Queste avvengono in modo “trasparente”: sono i tipici momenti nei quali ci diciamo "è più forti di me", nei quali riconosciamo gesti così incontrollati che risultano essere difficili da interrompere.


Prendiamo qualche esempio:

- Il dito che scrolla senza fine il feed di Instagram, o che senza interruzioni mi porta da un video all'altro su Tiktok;

- Le troppe volte al minuto in cui sblocco il telefono solo per controllare se ci sono notifiche, pur non aspettando nessuna comunicazione urgente;

- Gli allenamenti homegym ripetitivi, focalizzati sui soliti tre esercizi veloci da mettere in pratica, così rodati in tempi e ripetizioni che non producono quasi neanche più effetto.

- I biscotti al cioccolato che mangio dopo cena davanti alla tv, non per fame reale ma per golosità e senza prestarvi grande attenzione.


Vi è mai capitato qualcosa di simile?

Parlo di modi di fare ripetitivi e privi di valore dei quali, in corso di svolgimento, può succedere di ritrovarsi improvvisamente consapevoli, quasi ci si risvegliasse di colpo dall’automatismo per interrogarsi sul senso di quello che si sta facendo. Momenti nei quali ognuno di noi finisce per ammettere, quasi arrendevolmente, che tali azioni sono ormai  non più sotto il proprio controllo. 

Sfida alle abitudini “più forti di me”

Ho provato a soffermarmi così su quegli attimi di consapevolezza, desistendo dal gettare velocemente la spugna, e ho messo a punto una semplice strategia per riprendere il controllo delle mie azioni: raccogliere tutte le energie mentali, interrompere quel fare istintivo e oppormi alla mia stessa istintività.


Così, non appena mi accorgo che sto scrollando da troppo nel feed, riconosco il momento per interrompere l'azione e chiudere il telefono.

Se, vedendo il telefono al mio fianco, sento quella vocina che da dentro mi sussurra di controllare le notifiche, penso all'opposto che è quello il momento di resistere e di non sbloccare il cellulare.

Quando durante l'allenamento comincio a mollare, avvertendo i primi sintomi di stanchezza, ecco che mi dico che è il momento di mettersi davvero alla prova, sfidando testa e corpo, aggiungendo anche solo una ripetizione in più.

Infine, pensando ad un numero massimo di biscotti da mangiare e resistendo alla insaziabile voglia di continuare.


Ritengo che, in quei momenti, non ha importanza a cosa in particolare ci si opponga: conta dimostrare a sé stessi che si è più forti di quegli automatismi, che si ha ancora il controllo della propria volontà. Conta rinforzare la propria consapevolezza.

Ad ogni sfida superata si acquisisce coraggio verso quella successiva. È un esercizio molto utile: cominciando ad allenare la propria volontà con piccoli gesti si può arrivare a sradicare e cambiare vere e proprie abitudini improduttive, per sostituirle con comportamenti più utili.


Anche se in alcune situazioni agiamo in un modo che ci sembra istintivo o meccanico, siamo sempre noi a reggere il timone delle nostre azioni. Alle volte però ce ne dimentichiamo.

Quando facciamo le cose in automatico, non pensiamo a quello che ci sta intorno. Normalmente viviamo "in trasparenza" e quando emerge la consapevolezza di quello che stiamo facendo, il fluire della trasparenza viene interrotto e quello che prima era trasparente viene sottoposto alla nostra attenzione. 


Occasione dopo occasione, ho imparato a riconoscere le mie abitudini, a sfidare la mia volontà ed i miei istinti. Non sempre ne ho consapevolezza. Ma quando ci riesco, ci prendo gusto.


© Photo by form PxHere